Il Museo delle Tradizioni Musicali Popolari di Arsoli è la naturale conseguenza di una serie di azioni nel campo della musica popolare locale, messe in atto differenziatamente, che hanno portato ad una narrazione unica, condensata nel progetto di allestimento museale. Tra queste iniziative va segnalata la rilevante e continuativa attività nell’ambito degli studi etnomusicologici ed etnoantropologici che ha riguardato questo territorio, in cui si sono concentrate numerose indagini sul campo inerenti la pratica degli strumenti tradizionali, il ricco patrimonio di canti, la tradizione delle confraternite e della musica per banda.
Inoltre, in virtù della peculiare realtà del folklore musicale della Media Valle dell’Aniene, una serie di attività (didattiche, formative, espositive, oltre che di spettacolo) sulle tematiche della musica, degli strumenti, della danza, hanno indotto ad intrecciare un proficuo dialogo tra istituzioni locali, “portatori di cultura” e gruppi associativi che – attraverso un’opera coordinata di ricerca, studio, raccolta – si è infine tradotto nell’articolato progetto di tutela e salvaguardia (e anche di fruibilità) che ha come fulcro il Museo.
Il Museo delle Tradizioni Musicali ha sede in pieno centro storico, dove dal corso Borgo San Bartolomeo si diparte l’ampia scalinata della Salita al Campo che porta ad uno degli accessi al Castello, ed è allocato al piano terra dell’antico palazzo conosciuto con il nome di ex-Granaio Massimo. Un unico grande locale con volta a botte ospita le quattro “sezioni” tematiche della tradizione musicale popolare:
Strumenti, oggetti, attrezzi, immagini, partiture originali sono ordinati in un allestimento coerente, che offre la possibilità di intraprendere un percorso di conoscenza attorno ad una peculiare modalità di “fare musica”. Ciufalitti, zampogne, gnaccare, tamburelli; oggetti religiosi, fotografie, manoscritti; e poi la collezione di strumenti musicali donati dalla Famiglia Massimo, che nei secoli scorsi ha creato e sostenuto una delle bande musicali locali.
Nel Museo il visitatore si avvicina a immagini, suoni, voci, repertori attraverso l’uso di postazioni multimediali che, oltre a permettere la navigazione nell’ampio archivio, consentono specifici approfondimenti scientifici e ricerche mirate.
Il Museo, inserito nel Sistema Museale Territoriale Medaniene e nel Sistema Museale Tematico Demos, è una struttura di rilievo nel panorama della storia del territorio ed in particolare della cultura musicale della Valle dell’Aniene. Vi si organizzano attività scientifiche quali laboratori di ricerca, studio, formazione e sperimentazione, seminari e incontri musicali.